Abstract
Introduzione: Recenti studi hanno suggerito come l’esposizione agli spazi verdi o ‘greenness’ sia benefica per la salute della persona. Tale beneficio potrebbe derivare dall’aumento dell’attività fisica e delle attività sociali, nonché dalla riduzione dell’inquinamento ambientale o altri fattori quali lo stress. Ancora incerta è invece l’esistenza di una relazione tra greenness e declino cognitivo.
Metodi: Utilizzando le fonti bibliografiche PubMed ed Embase, abbiamo ricercato gli articoli relativi all’esposizione alla greenness e alla demenza e/o declino cognitivo, disponibili al 18 ottobre 2021. Abbiamo quindi realizzato una meta-analisi dei risultati di tali studi, confrontando le differenti esposizioni agli spazi verdi utilizzando il software STATA 17.0 per le analisi. Inoltre abbiamo eseguito una meta-analisi dose-risposta per valutare complessivamente la relazione tra greenness e demenza e/o deficit cognitivo.
Risultati: Dei 253 studi trovati, ne abbiamo inclusi in totale 12 condotti tra il 2015 e il 2021: 6 di coorte, 1 caso-controllo e 5 trasversali con oltre 3’350’000 partecipanti totali. La maggior parte degli studi ha utilizzato il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) per valutare la greenness mentre i restanti hanno utilizzato il Land Use o il Land Cover (LU/LC). La greenness misurata col NDVI è risultata inversamente associata a deficit cognitivo (RR 0,94, intervallo di confidenza-IC 95% 0,87-1,02) ma non con la demenza (RR 0,99; IC 95% 0,91 -1,07). Negli studi che hanno utilizzato LU/LC, il RR è stato pari a 1,26 (IC 95% 0,98-1,64) per il deficit cognitivo e 1,01 (IC 95% 0,99-1,03) per la demenza. La curva dose-risposta tra greenness, misurata tramite LU/LC, e deficit cognitivo, ha mostrato un rischio che si riduce progressivamente fino a valori di 40-60%, oltre i quali il rischio torna ad aumentare ritornando ad 1, facendo svanire l’effetto protettivo.
Conclusioni: Nonostante tale revisione fornisca prove limitate di un’associazione tra greenness e il deterioramento cognitivo, la curva dose-risposta mostra una protezione per valori intermedi. Questa protezione si riduce fino a scomparire per valori elevati di greenness che potrebbero indicare un eccessivo isolamento sociale e/o lontananza dai servizi sociosanitari, importanti fattori di rischio per deficit cognitivi. L’evoluzione definizione di greenness e le limitazioni metodologiche di questi studi epidemiologici (misurazione dell’esposizione, differenti metodiche di acquisizione immagini, differenti misure di areali considerati, ecc.) suggeriscono la necessità di approfondire ulteriormente questa problematica.