Vinceti M, Mandrioli J, Borella P, Michalke B, Tsatsakis A, Finkelstein Y.
Toxicol Lett. 2014 Oct 15;230(2):295-303. PMID: 24269718
Abstract
Selenium is a metalloid of considerable interest in the human from both a toxicological and a nutritional pe…
Poster: Diabete materno e rischio di macrosomia fetale – Uno studio di coorte nella regione Emilia-Romagna
La più frequente complicanza del diabete in gravidanza è la macrosomia fetale, definita come peso del feto superiore al 90° percentile di riferimento per l’età gestazionale. Nelle madri con diabete il fenomeno si presenta nel 26% delle gravidanze, in particolare quando il controllo metabolico della malattia non è ottimale. La presenza di un feto macrosomico aumenta il rischio di parto cesareo o di parto distocico, lacerazioni vaginali, emorragie post-partum e di mortalità infantile perinatale. La macrosomia da diabete materno si manifesta tipicamente a partire dal 3° trimestre di gravidanza ed è generalmente disarmonica ovvero con circonferenza addominale del feto ai centili più alti e le altre misure antropomentriche nella media. Abbiamo realizzato un ampio studio di coorte di popolazione in Emilia Romagna nel periodo 2002-2010 con l’obiettivo di quantificare il rischio di macrosomia fetale associato a diabete materno pregestazionale di tipo 1 e di tipo 2, le possibili differenze tra le due forme cliniche di diabete e l’influenza di alcune variabili materne quali età anagrafica.
Poster: I pesticidi quali possibili fattori ambientali di rischio nella Sclerosi Laterale Amiotrofica – Uno studio caso-controllo di popolazione in Emilia-Romagna
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa che colpisce sia i motoneuroni inferiori del tronco encefalico e del midollo spinale, sia i motoneuroni superiori della corteccia motoria, causando atrofia e debolezza muscolare, fascicolazioni e spasticità con conseguente prognosi rapidamente infausta. C’è un largo consenso in merito al fatto che la SLA sia causata dall’interazione gene-ambiente e la letteratura scientifica propone una crescente lista di potenziali fattori di rischio ambientali, che include anche i pesticidi, già coinvolti nella patogenesi di altre malattie neurodegenerative, come le malattie di Parkinson e Alzheimer. Abbiamo realizzato uno studio caso-controllo di popolazione in due province emiliane (Modena, Reggio Emilia) e in una provincia siciliana (Catania), al fine di valutare se l’esposizione a questi tossici abbia rappresentato, nel corso degli anni più recenti, un fattore di rischio per la SLA. L’esposizione a pesticidi che abbiamo preso in esame nel nostro studio è stata sia quella conseguente alla residenza presso aree agricole e specificatamente presso coltivazioni per le quali sono tipicamente utilizzati composti neurotossici, di cui è possibile una diffusione per via aerea, sia quella derivante da un utilizzo diretto di tali prodotti nel corso dell’attività lavorativa.
Poster: Pattern alimentari definiti ‘a priori’ e rischio di melanoma cutaneo – Studio epidemiologico multicentrico in una popolazione del Nord-Italia
Oltre ai fattori genetici ed allo stile di vita si sta da sempre cercando di capire l’influenza della dieta sul rischio di melanoma cutaneo. Un approccio metodologico basato su modelli di pattern dietetici, che permetta di considerare gli effetti cumulativi e le interazioni di più alimenti, è sicuramente indicato per individuare la relazione tra abitudini alimentari e rischio di melanoma. Al fine di indagare la relazione tra tale patologia e quattro tra i più diffusi pattern alimentari, abbiamo condotto uno studio caso-controllo di popolazione in cinque province della regione Emilia Romagna.
Poster: Pesticidi e rischio di Sclerosi Laterale Amiotrofica – il contributo della metodologia GIS in uno studio in Emilia-Romagna e in Sicilia
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è la forma più comune di malattia degenerativa dei motoneuroni, caratterizzata da una paralisi progressiva della muscolatura scheletrica e da una prognosi rapidamente infausta. Nonostante l’elevato interesse anche in ambito scientifico nei confronti di questa gravissima patologia, l’eziologia della SLA è ancor oggi purtroppo sostanzialmente ignota, ed in particolare non è ancora chiaro se e quali fattori ambientali presenti nei luoghi di vita e di lavoro favoriscano l’insorgenza della patologia. Uno tra i possibili fattori di rischio della SLA suggeriti da recenti studi epidemiologici è l’esposizione ambientale e professionale a pesticidi.
Oral communication: Fattori predittivi per la cessazione dal fumo nel centro per il trattamento del tabagismo della provincia di Reggio Emilia: analisi di due anni di attivitÃ
S.Storani, M.Tamelli, C.Malagoli, T.Filippini, M.Vinceti
Presentazione orale al 47° Congresso Nazionale SItI del 1-4 Ottobre 2014, Riccione
INTRODUZIONE
Gli interventi di cessazione dal fumo di sigaretta costituiscono una delle azioni cardine per il contrasto al tabagismo e sono propri del livello specialistico per la diagnosi e il trattamento della dipendenza tabagica che in Italia è svolto dai Centri Anti Fumo (CAF). I modelli terapeutici dei CAF possono essere ricondotti ai principi del counselling individuale, della terapia cognitivo-comportamentale di gruppo e della farmacoterapia. I tassi di cessazione a 6 mesi nei CAF italiani variano dal 28 al 36,6% (Belleudi V, Gorini G) e il trattamento in un CAF può determinare un aumento fino a quattro volte della probabilità di rimanere astinenti a 1 anno rispetto alla probabilità del 3-8% dei fumatori smettono da soli (Fiore MC, Anthonisen NR). Il CAF provinciale di Reggio Emilia (CAF-Re) dal 2011 è attivo in ogni Distretto e cogestito dalla Lega Italiana Contro i Tumori e dall’Azienda Ausl. Obiettivi del presente lavoro sono determinare i tassi di cessazione a 6 e 12 mesi dei fumatori afferenti al CAF Re e individuare eventuali caratteristiche cliniche o del trattamento predittive di successo.
Poster: The relation between exposure to environmental selenium and cancer risk – A failure of observational research?
Introduction: Selenium is a metalloid element with both nutritional and toxicological properties. Changes in environmental exposure to selenium might modify cancer risk, according to epidemiologic and laboratory studies. However, such relation is extre…
Poster: Do dietary intake and blood level of total selenium predict circulating levels of selenium species? A cross-sectional study
Introduction: Selenium is an element which can be found in wastes of differen origin and contaminated sites, including the’ Waste Electric and Electronic Equipment’ (WEEE). To assess exposure to this metalloid it should be required to assess its differ…
Original article: Toenail selenium and risk of type 2 diabetes: the ORDET cohort study
Vinceti M, Grioni S, Alber D, Consonni D, Malagoli C, Agnoli C, Malavolti M, Pala V, Krogh V, Sieri S.
J Trace Elem Med Biol. 2014 Aug 4. pii: S0946-672X(14)00148-5. PMID: 25169979
Abstract
Epidemiologic studies, particularly randomized controlled t…
Original article: Risk of birth defects associated with maternal pregestational diabetes
Vinceti M, Malagoli C, Rothman KJ, Rodolfi R, Astolfi G, Calzolari E, Puccini A, Bertolotti M, Lunt M, Paterlini L, Martini M, Nicolini F.
Eur J Epidemiol. 2014 Jun;29(6):411-8. PMID: 24861339
Abstract
Maternal diabetes preceding pregnancy may incre…