Marta Cecchini, Teresa Urbano, Daniela Lasagni, Tiziana De Luca, Marcella Malavolti, Claudia Baraldi, Sara Grioni, Claudia Agnoli, Sabina Sieri, Annalisa Santachiara, Thelma A Pertinhez, Silvia Fustinoni, Roberto Baricchi, Marco Vinceti, Tommaso Filippini

 55° Congresso SItI 2022. Padova, Settembre 28-Ottobre 1, 2022

Abstract

INTRODUZIONE: Le abitudini alimentari sono considerate uno dei fattori determinanti delle malattie cardiovascolari ed altre malattie croniche. In questo studio, abbiamo valutato la relazione tra l’aderenza a diversi modelli dietetici e parametri biochimici e metabolici, unitamente al rischio a 10 anni di sviluppare eventi cardiovascolari maggiori in una campione di popolazione del Nord Italia.

MATERIALI E METODI: Abbiamo reclutato un gruppo di soggetti sani di età 30-60 anni tra i donatori di sangue residenti nella provincia di Reggio Emilia. Tramite somministrazione di un questionario alimentare semi-quantitativo validato per la popolazione del Nord Italia, abbiamo valutato le abitudini alimentari di tali soggetti e stimato la loro aderenza a quattro modelli dietetici: la dieta DASH (Dietary Approach to Stop Hypertension), la Dieta Mediterranea attraverso l’Indice Mediterraneo Greco ed Italiano (GMI e IMI) e la dieta MIND (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay). Abbiamo dunque esaminato l’associazione tra l’aderenza a tali indici alimentari con i parametri ematici del profilo lipidico, utilizzando un modello di regressione non lineare tipo spline. Il livello di aderenza è stato misurato calcolando i punteggi per i quattro modelli dietetici definiti a priori: punteggi più alti sono indicativi di una maggiore aderenza. Infine, sulla base dei fattori di rischio presi in esame, abbiamo stimato il rischio di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore nei 10 anni successivi tramite utilizzo delle carte del rischio cardiovascolare del Progetto CUORE dell’Istituto Superiore di Sanità in relazione all’aderenza a tali indici dietetici.

RISULTATI: Su un totale di 137 soggetti reclutati di età media 47,4 anni, i livelli medi di trigliceridi, HDL e LDL sono risultati pari a 78 mg/dL, 59 mg/dL e 124 mg/dL, rispettivamente. L’analisi dell’associazione con la tipologia della dieta ha evidenziato un’associazione inversa tra le diete DASH e MIND ed i valori di colesterolo totale e LDL, e tra dieta mediterranea (sia IMI che GMI) e livelli di trigliceridi e colesterolo HDL. Inoltre, nelle nostre analisi stratificate per sesso, una maggiore aderenza a questi modelli dietetici è associata ad un rischio ridotto di eventi cardiovascolari maggiori per tutti i modelli negli uomini.

CONCLUSIONI: I risultati suggeriscono come una maggiore aderenza ai modelli dietetici investigati possa influenzare positivamente i parametri biochimici e metabolici in soggetti considerati ‘sani’, riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e di ridurre l’utilizzo di trattamenti farmacologici.

Ringraziamo l’unità di Medicina Trasfusionale dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia, e volontari, staff e donatori della sezione AVIS-Reggio Emilia.

Oral presentation: [Qualità della dieta e parametri biochimici e metabolici: uno studio trasversale in una popolazione del Nord Italia]