Elena Mazzoleni, Tommaso Filippini, Sofia Costanzini, Giulia Vinceti, Giovanna Zamboni, Manuela Tondelli, Chiara Galli, Manuela Costa, Sergio Teggi, Annalisa Chiari, Marco Vinceti

55° Congresso SItI 2022. Padova, Settembre 28-Ottobre 1, 2022

Abstract

INTRODUZIONE: La demenza è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da progressivo deterioramento cognitivo. In base all’età di esordio dei sintomi, prima o dopo i 65 anni, può essere classificata come demenza a insorgenza precoce (EOD) ed a insorgenza tardiva (LOD). Nonostante l’aumento dell’incidenza negli anni recenti, l’eziologia rimane ignota e vari fattori ambientali sono oggetto di indagine. Scopo di questo studio è valutare il rischio di demenza per esposizione alla luminanza notturna (ALAN, luce artificiale esterna di notte), fattore ambientale di recente interesse e notevole importanza data la sua diffusione quasi ubiquitaria.

MATERIALI E METODI: Tramite disegno caso-controllo abbiamo arruolato pazienti con EOD e LOD con diagnosi avvenuta nel periodo 2017-2019 e come controlli i caregiver degli stessi, residenti nella provincia di Modena. Abbiamo georeferenziato l’indirizzo di residenza alla data della diagnosi per i casi o alla data di reclutamento per i controlli, purché stabile da almeno 5 anni (in caso di variazione abbiamo considerato l’indirizzo precedente). Abbiamo quindi valutato l’esposizione alla ALAN attraverso immagini satellitari di luminanza notturna relativi al 2015 generate dal programma NASA Suomi National Polar-orbiting Partnership Earth Observing System. Abbiamo infine calcolato il rischio di demenza associato all’esposizione a ALAN (<10, 10-40, >40 nW/cm2/sr), mediante modelli di regressione logistica e non-lineare (spline), aggiustando per possibili confondenti quali età, sesso e livello di scolarità.

RISULTATI: Abbiamo reclutato 146 soggetti: 58 casi EOD, 34 casi LOD e 54 controlli. I livelli medi di esposizione alla ALAN evidenziano dati sovrapponibili per casi EOD e controlli, mentre i casi LOD mostrano livelli più elevati. Rispetto alla categoria espositiva più ridotta, il rischio di EOD associato alla ALAN è più elevato nella categoria di esposizione intermedia (OR=1,36, IC95% 0,54-3,39), ma non in quella più elevata (OR=1,04, IC95% 0,32-3,34). Al contrario il rischio di LOD risulta positivamente associato a crescenti livelli espositivi a ALAN, con OR di 2,58 (IC95% 0,26-25,97) e 3,50 (IC95% 0,32-38,87) rispettivamente nelle categorie di esposizione intermedia e superiore. L’analisi dose-risposta non mostra particolari variazioni del rischio di EOD all’aumentare dei livelli di ALAN, mentre evidenzia un aumento pressoché lineare del rischio di LOD con l’incremento dell’esposizione.

CONCLUSIONI: Nonostante la precisione delle stime sia stata influenzata dalla limitata numerosità campionaria e il disegno dello studio non abbia permesso di escludere la presenza di confondimento residuo, i risultati ottenuti suggeriscono un possibile ruolo della luminanza notturna nell’eziologia della demenza, in particolare della sua forma ad esordio tardivo.

Oral presentation: [Ruolo della luminanza notturna nell’eziologia della demenza: uno studio caso-controllo nella popolazione modenese]