Abstract

Introduzione: All’inizio del 2020 l’OMS ha dichiarato che l’infezione da sindrome respiratoria acuta severa coronavirus 2 (SARS-CoV-2) per la sua diffusione a livello internazionale può essere considerata una pandemia. Da allora ha determinato una crisi sanitaria mondiale. Nonostante il costante sforzo nella ricerca scientifica sviluppatosi a livello globale, esistono numerosi aspetti di questa infezione che ancora devono essere compresi, specialmente nell’ambito pediatrico. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare le caratteristiche di tutti i bambini e gli adolescenti sottoposti a misure di isolamento o di quarantena nel territorio della provincia di Modena, concentrandosi nello specifico sui dati relativi alla prima ondata della pandemia da SARS-CoV-2.

Materiali e metodi: Nello studio sono stati inclusi tutti i minorenni (0-18 anni) posti in isolamento o quarantena in provincia di Modena durante il periodo della prima ondata della pandemia da SARS-CoV-2, dal 24 febbraio al 18 giugno 2020. All’interno di questa popolazione sono stati valutati parametri socio-demografici e clinici raccolti dal Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena al momento delle indagini epidemiologiche.

RisultatiTra i 1230 soggetti inseriti nello studio, 6,3% sono stati posti in isolamento in quanto casi confermati, mentre i restanti sono stati posti in quarantena come contatti stretti di casi confermati (88,7%) o in seguito a rientro da zone a rischio (5,0%). Sull’intera popolazione 349 bambini e adolescenti sono stati sottoposti a test diagnostico con tampone molecolare nasofaringeo; di questi, 294 (84,2%) risultavano contatti stretti di un caso confermato rappresentato da un familiare convivente e 158 (45,3%) presentavano sintomi. I risultati dei tamponi hanno portato all’individuazione di 78 (22,4%) casi confermati, i quali, confrontati con i soggetti in cui il test ha avuto un esito negativo, presentavano una maggiore probabilità di avere tre o più casi confermati tra i conviventi (61,8% vs 10,9%) e riportavano più spesso sintomatologia (78,2% vs 35,8%). Tra i sintomi segnalati, la febbre era più frequente tra coloro con tampone molecolare positivo (48,7% vs 12, 6%).

ConclusioniNonostante il limitato numero di tamponi molecolari eseguiti, dovuto ad una iniziale carenza di risorse, questi risultati consentono di ampliare e consolidare le attuali conoscenze riguardo le caratteristiche relative ai soggetti minorenni posti in isolamento o in quarantena durante la prima ondata della pandemia.

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Poster: Caratteristiche di una popolazione di minorenni posti in isolamento o quarantena nella provincia di Modena durante la prima ondata della pandemia da SARS-CoV-2