Poster SITI2018

Introduzione e scopo

Il ruolo degli elementi in traccia, in particolare del cadmio, nel determinismo delle patologie cronico-degenerative è di grande attualità e rilevanza dal punto di vista della sanità pubblica. Il cadmio è un metallo pesante in grado di accumularsi nei tessuti e dotato di effetti cancerogeni. In studi recenti è stato evidenziato come il cadmio possa agire anche da interferente endocrino, ed elevati livelli di assunzione di cadmio sono stati correlati ad alterazioni del sistema endocrino e cardiovascolare. Scopo della presente indagine è quello di valutare i livelli di esposizione a cadmio tramite la dieta e l’eventuale correlazione con parametri metabolici e ormonali.

Metodi

In un campione di popolazione adulta di non fumatori della provincia di Reggio Emilia abbiamo stimato l’assunzione di cadmio tramite un questionario alimentare semi-quantitativo, validato per la popolazione del Nord-Italia. Abbiamo ottenuto dalla medesima popolazione un campione di sangue, al fine di determinare alcuni parametri emato-chimici ed endocrini, tra cui alanina aminotransferasi (ALT), glicemia, colesterolo totale e HDL, trigliceridi, creatinina e ormone tireotropo (TSH).

Risultati

I risultati relativi a 104 soggetti (46 uomini e 58 donne) evidenziano come l’assunzione media (SD) di cadmio sia pari a 16,0 (8,5) µg/die. Tali livelli di assunzione sono risultati positivamente correlati con i livelli ematici di colesterolo totale, glicemia, e TSH. Tali associazioni sono state confermate effettuando un’analisi multivariata aggiustata per età e sesso e indice di massa corporea. Non sono emerse chiare correlazioni tra assunzione di cadmio e i livelli degli altri parametri indagati.

Discussione

I risultati ottenuti mettono in luce come nella popolazione presa in esame i livelli di assunzione alimentare di cadmio siano comparabili a quelli riportati in altre popolazioni italiane ed europee. I risultati suggeriscono inoltre come tali livelli di assunzione di cadmio, pur non risultando particolarmente elevati per la maggior parte dei partecipanti, siano tuttavia in grado di influenzare alcuni parametri importanti nel determinismo delle malattie cardiovascolari ed endocrine. Tale osservazione ha potenziali rilevanti conseguenze in riferimento alle politiche di prevenzione e di sanità pubblica rivolte alla popolazione generale, con specifico riferimento alla sicurezza alimentare e alla prevenzione di alcune patologie cronico-degenerative.

Ringraziamenti

Si ringrazia tutto il personale della Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale dell’AUSL di Reggio Emilia e dei volontari e donatori dell’AVIS Provinciale di Reggio Emilia per la collaborazione nel realizzare la presente indagine.

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Poster: Livelli di esposizione alimentare a cadmio e correlazione con parametri metabolici ed ormonali: uno studio cross-sectional in una popolazione emiliana