Abstract

Introduzione:

L’Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito dalla pandemia da COVID-19. Lo scopo del nostro lavoro è verificare la disponibilità e la qualità dei dati epidemiologici sul COVID-19 in Italia e la possibilità per i ricercatori di ottenere liberamente tali dati.

Materiali e metodi:

Abbiamo analizzato le principali fonti epidemiologiche sul COVID-19 come casi totali, nuovi casi, deceduti ed età e sesso dei casi al fine di descrivere accessibilità, completezza e affidabilità di tali sorgenti.

Abbiamo indagato in dettaglio i dati pubblicati dalle AUSL (azienda unità sanitaria locale) della Regione Emilia-Romagna, dalle Regioni italiane e dalle PA (Provincia Autonoma) di Trento e Bolzano. Abbiamo esaminato, inoltre, i dati pubblicati dal Ministero della Salute, dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e dalla Protezione Civile. Abbiamo confrontato i dati disponibili a novembre 2020 e i dati di gennaio 2022.

Risultati:

Delle 8 AUSL in cui si articola il Servizio Sanitario della Regione Emilia-Romagna, nel novembre 2020 solo due AUSL non pubblicavano alcun dato, mentre le restanti AUSL pubblicavano i dati ma in formato non “open”.  A gennaio 2022, 7 AUSL su 8 rendevano disponibili i dati in formato non aperto, mentre l’AUSL rimanente non li rendeva disponibili.

A novembre 2020, tutte le Regioni italiane hanno divulgato il numero di casi incidenti e cumulativi, ma solo le 2 PA e 6 Regioni nella modalità open data. A gennaio 2022, due PA e 5 Regioni rendevano disponibili open data.

Il Ministero della Salute sia a novembre 2020 che a gennaio 2022 pubblicava quotidianamente un bollettino pdf e una Dashboard interattiva. A novembre 2020, l’ISS pubblicava un open data quotidiano riportante casi e decessi ma non permetteva di scaricare un archivio degli stessi.

A gennaio 2022 invece, risultava disponibile la serie storica dei dati pubblicati da ISS da inizio pandemia ad oggi. La Protezione Civile attraverso la piattaforma Github pubblicava open data sia a novembre 2020 che a gennaio 2022.

Conclusioni:

In Italia vi sono molteplici potenziali risorse per lo studio dell’epidemia COVID-19, ma per il ricercatore è stato e rimane difficoltoso ottenere dati precisi e in formato aperto, soprattutto all’inizio della pandemia. L’accesso a dati pubblici, precisi e con capillarità territoriale dovrebbe essere esteso e semplificato per favorire la ricerca epidemiologica nel valutare le tendenze pandemiche e l’efficacia delle misure di sanità pubblica.

Poster: Sorgenti di dati del COVID-19 in Italia