Abstract

Introduzione: L’effettiva gravità della malattia da COVID-19 non è ancora ben definita ed è oggetto di dibattito, principalmente a causa di problematiche metodologiche sui limiti e le incertezze riguardo alla reale incidenza dell’infezione da SARS-CoV-2 e sulla classificazione dei decessi dovuti a COVID-19.

Metodi: Abbiamo studiato tale problematica nella realtà italiana, un paese gravemente colpito dalla pandemia durante il 2020, basando la valutazione su dati pubblici e calcolando la letalità del COVID-19 e dell’infezione da SARS-CoV-2 durante la prima (febbraio-giugno 2020) e seconda ondata (settembre-dicembre 2020) per le province italiane. Al tal fine abbiamo diviso il numero di decessi sul totale dei soggetti ammalati di COVID-19 (case-fatality rate, CFR) o per il totale dei soggetti infettati da virus SARS-CoV-2 (infection-fatality rate, IFR).

Risultati: Durante la prima ondata, il tasso di letalità medio valutato come CFR è risultato pari a 12,0%. Al contrario, utilizzando come riferimento i dati di sieroprevalenza basati sull’indagine condotta dall’ISTAT nel periodo maggio-luglio 2020, abbiamo riscontrato un tasso di letalità valutato come IFR molto più basso, pari al 2,2%. In riferimento alla seconda ondata, caratterizzata da un notevole aumento della disponibilità di test per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 in individui sia sintomatici che asintomatici, abbiamo potuto calcolare solo un tasso di letalità ‘ibrido’ pari al 2,2%, paragonabile quindi all’IFR della prima ondata.

Discussione: Lo studio ci ha consentito di valutare l’entità della letalità sul totale dei soggetti infetti da SARS-CoV-2 e su quelli affetti da malattia COVID-19 in Italia in un periodo precedente la diffusione delle varianti virali e la disponibilità della vaccinazione. In particolare, abbiamo osservato come la letalità in Italia sia risultata sovrapponibile tra prima e seconda ondata, e abbia presentato valori simili agli altri paesi europei. La letalità da COVID-19 è risultata più elevata rispetto ad altre infezioni virali trasmesse per via aerea come l’influenza stagionale, a dimostrazione della maggiore gravità della prima malattia. Non possiamo tuttavia escludere che il calcolo di queste misure sia risultato affetto da distorsioni metodologiche, soprattutto nel confronto tra contesti geografici caratterizzati da una diversa modalità di raccolta dati.

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Poster: Stima della letalità per COVID-19 e per infezione da SARS-CoV-2 in Italia durante le due ondate pandemiche del 2020 e relative problematiche metodologiche