Abstract

INTRODUZIONE: Lo zolfo è un elemento indispensabile per l’uomo rientrando nella struttura di amminoacidi essenziali come la metionina. La valutazione delle abitudini alimentari è fondamentale per rilevare l’assunzione di zolfo e la sua relazione con lo stato di salute. In letteratura viene definito il consumo giornaliero di zolfo tra 850 e 930 mg/die, tuttavia mancano indagini recenti riguardanti la sua assunzione alimentare nella popolazione italiana nonché valori di riferimento. In questo studio, abbiamo valutato il contenuto specifico di zolfo negli alimenti consumati da una comunità del Nord Italia, focalizzando l’attenzione sul ruolo e sul contributo di aderenza ai modelli di dieta.

MATERIALI E METODI: Utilizzando l’inductively-coupled-plasma mass-spectrometry (ICP-MS) abbiamo valutato il contenuto di zolfo in un campione di 939 alimenti. Avvalendoci del questionario alimentare European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), sviluppato e validato per la popolazione del Nord Italia, abbiamo determinato le abitudini dietetiche di un campione di 719 adulti della regione Emilia-Romagna. Successivamente abbiamo stimato l’assunzione di zolfo per ogni categoria di alimenti in base al loro contributo complessivo alla dieta ed il loro legame con il modello alimentare di dieta mediterranea, l’Italian Mediterranean Index (IMI).

RISULTATI: L’assunzione media di zolfo stimata nel campione è di 1,1 g/die. Gli alimenti che presentano il maggiore contenuto di zolfo risultano essere aglio (5 g/kg), pesce sott’olio (4 g/kg) e uova (3 g/kg), mentre le categorie che presentano il maggiore contributo all’assunzione giornaliera di zolfo sono carne (28%), cereali (19%) e bevande (14%). Per quanto riguarda le differenti adesioni ai modelli di dieta mediterranea, dai risultati ottenuti non è emerso alcun effetto rilevante sull’assunzione di zolfo riguardo la popolazione studiata, anche quando differenziata per sesso.

CONCLUSIONI: Questo studio fornisce un aggiornamento riguardo l’assunzione e il contenuto di zolfo della dieta di una comunità del Nord Italia. I risultati ottenuti suggeriscono che una maggiore aderenza al modello di dieta mediterranea comporti l’assunzione di quantitativi di zolfo lievemente superiore ai livelli riportati dalla letteratura. Studi futuri potrebbero valutare l’aderenza ad altri e nuovi modelli alimentari sempre più presenti nella nostra società come la dieta vegetariana o vegana, con l’obiettivo di valutarne le relative assunzioni di zolfo. Valutare le differenze tra questi modelli alimentari diventerebbe fondamentale fornire indicazioni di sanità pubblica utili per la salvaguardia della salute della popolazione.

Poster presentation: [Contenuto di zolfo negli alimenti e stima della sua assunzione in relazione all’aderenza a modelli di dieta mediterranea: uno studio trasversale in una popolazione del Nord Italia]